Una letteratura di frontiera
“[…] la frontiera, la quale separa e spesso rende nemiche le genti che si mescolano e si scontrano sulla sua linea invisibile, anche unisce quelle stesse genti che si riconoscono talora affini e vicine proprio in quel loro comune destino – che le grandi madrepatrie non riescono a capire – in quel loro sentimento segreto d’inappartenenza, in quell’incertezza e in quell’indefinibilità della loro identità.
Perciò dai luoghi di frontiera – non solo nazionale o linguistica, ma anche etnica, sociale, religiosa, culturale – è spesso nata una notevole ed incisiva letteratura, espressione di quella crisi e di quella ricerca dell’identità che segnano oggi il destino di ognuno e non certo soltanto di chi nasce o vive nelle terre di confine.”
A. Ara, C. Magris Trieste un’identità di frontiera
Un italiano di Fiume – E. Morovich
Non luogo a procedere – C. Magris
Racconti – I. Svevo
L’isola e altri racconti – G. Stuparich
Un anno di scuola e ricordi istriani – G. Stuparich
Le quattro ragazze Wieselberger – F. Cialente