BACK TO THE 70S

 

 

La creatività, le lotte politiche e sociali vestono gli anni ’70 spandendosi a macchia d’olio in tutti i settori della società, dalla politica alla musica, dall’arte al cinema. Le letture proposte ripercorrono “…i nostri indimenticabili anni Settanta” (Il grande disordine, Mantra del Re di Maggio), drammatici e controversi, e in Italia di grande trasformazione; affrontano con sagaci introspezioni la sfera intima e sessuale, i mali psicologici, retaggi di una società chiusa e borghese, ormai messa da parte dalla crescente presa di coscienza e liberalizzazione del pensiero (Le parole per dirlo, Porci con le ali). Anche all’estero il fermento di questi anni esplode con forza, entrando con prepotenza nell’immaginario comune: è l’arte prima e, l’architettura poi, a rispondere agli stimoli, con la performance, la Body Art e la multidisciplinarietà (Quando Marina Abramovic morirà, R.Piano, R. Rogers, O. Arup il Centro Georges Pompidou). Anche la musica e il cinema non rimangono indietro, con le loro tinte forti ma al tempo stesso malinconiche (Like a Rolling Stone, The Beatles: la vera storia, George Lucas, Guerre Stellari). Gli anni ’70 sono stati gli anni di piombo, gli anni libertari, gli anni del femminismo e della cultura di massa. Sono stati questo e molto altro ancora.