Addio Sepùlveda, combattente che scrivevi per “dar voce a chi non ha voce”
Gli amici non muoiono e basta: «ci» muoiono, una forza atroce ci mutila della loro compagnia e poi dobbiamo continuare a vivere con quei vuoti nelle ossa
(Luis Sepùlveda, da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare)
La Biblioteca comunale di Porcari si unisce al cordoglio internazionale per la perdita di Luis Sepùlveda, scrittore, sceneggiatore e giornalista, morto oggi a Oviedo, in Spagna, a causa del Covid-19 che aveva contratto lo scorso febbraio dopo il ritorno dal festival letterario Correntes d’Éscritas.
Una vita all’insegna di un instancabile impegno politico e civile.
Aveva raggiunto la fama internazionale nel 1989 con il suo primo romanzo: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (pubblicato in Italia nel 1993). Celebri anche Il mondo alla fine nel mondo, Patagonia Express, Diario di un killer sentimentale e, soprattutto, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, che nel 1997 diede il via alla sua fortunata produzione favolistica, che lo consacrò autore di primo piano non solo per un pubblico adulto ma per tutte le età. Tra l’altro l’opera divenne nello stesso anno anche un celebre film di animazione per la regia di Enzo D’Alò
L’autore era da poco tornato in Italia, a Milano, per festeggiare i suoi settant’anni.
Nel corso della sua carriera Sepùlveda ha ricevuto molteplici riconoscimenti anche nel nostro Paese, tra cui la Laurea Honoris Causa in Lettere presso l’Università di Urbino, il Premio Chiara alla Carriera e il Premio Ernest Hemingway per la Letteratura. Tra i vari riconoscimenti ricevuti in Italia c’è anche il Pegaso d’Oro, il massimo riconoscimento concesso da Regione Toscana, conferitogli nel 2013. La motivazione dell’assegnazione recita: «Luis Sepúlveda, con i suoi libri, tradotti in tutto il mondo, ha posto le sue doti letterarie al servizio della causa dell’umanità. I suoi romanzi dedicati alle terre australi dell’America hanno denunciato l’aggressione all’ambiente, che mette a rischio il destino dell’intero pianeta. Nel mondo attuale dominato dal neoliberismo, dove multinazionali e finanza internazionale si impongono sulle decisioni dei singoli governi svuotando dei suoi significati più profondi il principio democratico, il suo impegno per le grandi cause dell’umanità, – giustizia, libertà, solidarietà – non è mai venuto meno. Un impegno costante maturato attraverso le dure prove degli anni della dittatura cilena».
«Addio Luis Sepúlveda. Hai contribuito a rendere più giusto, più bello, più libero questo nostro mondo. La Toscana non ti dimenticherà», con queste parole, alle quali ci uniamo, il Presidente di Regione Toscana Enrico Rossi ha ricordato il grande scrittore cileno.
Non aggiungiamo altro perché, come ebbe a scrivere Sepùlveda, «le biografie degli uomini coerenti sono brevi».
Per rivedere l’intervista rilasciata da Luis Sepùlveda a Enzo Biagi nell’ambito del programma RAI “Giro del mondo” trasmesso il 25 febbraio 2001 clicca qui